A Review of Haute Couture Paris

Buon giorno cari lettori,
mi si riempie il cuore di gioia nel vedere che i nostri followers aumentano di giorno in giorno, adoro leggere i vostri commenti e le vostre critiche -meglio chiamarli "suggerimenti" ;)-ci spingono ogni giorno a fare sempre meglio!
Noi siamo lieti di rispondere a tutti i vostri commenti, a volte anche in ritardo, ma ci teniamo particolarmente a rimanere contatto con voi che siete l'anima di questo blog!

Fatte queste premesse, entriamo nel vivo dell'argomento di oggi: l'HAUTE COUTURE.

Ricordiamo che il titolo di couturier per uno stilista non è certo cosa facile da raggiungere. In Francia la denominazione "haute couture" è giuridicamente protetta e per fregiarsi di questo titolo bisogna che la Chambre Syndical della Fédération Française giudichi a seconda di determinati parametri sulla qualità, sull'artigianato, sulla produzione dei capi su misura e sul numero e la preparazione dei dipendenti.

Ecco un resoconto di quelle che sono state le novità proposte nelle passerelle parigine dei principali brand di Alta Moda.

Chanel

Cominciamo con Chanel che ha giocato in casa... La maison francese ha dovuto fare tre sfilate per presentare a tutti gli ospiti la collezione! Questo perché sotto la cupola di vetro del Graind Palais è stato allestito un vero e proprio bosco con alberi di quercia, pini e migliaia di cespugli con un piccolo teatrino di legno decisamente inadatto ad ospitare troppe persone... ma per amore dell'arte si fa questo ed altro.
Non poteva di certo mancare il tweed che però stavolta è prezioso, tramato con l'oro e l'argento. I colli sono alti, le maniche si aprono a tromba e si nota una costante nella parte superiore di tutti i capi: una banda di tessuto che avvolge le spalle a mo' di stola. Ai piedi degli stivali-calza laminati, in pizzo attillati e preziosi. Per la sera, vediamo che queste ninfe del bosco si ricoprono di paillettes con motivi  floreali che ovviamente richiamano la scenografia. Chiudono la sfilata due spose saffiche che tengono per mano un bambino (figlioccio di Karl Lagerfield) lanciando il messaggio di parità dei diritti a favore degli omosessuali.

Dior

Questa sfilata sembra raccontare la nascita della primavera in un giardino tipicamente francese: le prime uscite rappresentano il disgelo delle nevi con gli abiti di taffetà dai toni dell'azzurro ed il gioco del maschile-femminile delle giacche; poi, pian piano, si iniziano ad intravedere i primi germogli sotto i cappotti, per arrivare ad un trionfo di fiori tridimensionali applicati dappertutto, sui top, sugli abiti, sui lunghi guanti e persino sulle cuffiette.
Una collezione che Raf Simmons ha voluto definire reale e contemporanea, senza voler per forza spettacolarizzare il lusso dell'haute couture.

Giambattista Valli



Anche Giambattista Valli, couturier romano ma ormai francese d'adozione, si ispira alla natura per questa sua collezione d'alta moda presentata nel salone dell'Hotel Rochefaucauld-Doudeaville. Stampe animalier in bianco e nero, tessuti in tweed e lavorazioni in macramè si sovrappongono ottenendo effetti di chiaroscuri particolari. Gli abiti a clessidra si alternano a completi che mescolano sapientemente maschile e femminile. La donna assume un aspetto vagamente felino ma raffinato. E ancora, vediamo mantelle lavorate in seta e in velluto a creare volutamente un effetto coccodrillo,ma anche di piume con ricorrenti rifermimenti alla fauna selvatica. E per la sera si passa invece alla rappresentazione più preziosa della flora: gli abiti si costruiscono addosso alle modelle con fiori di cristalli e piume applicati rigorosamente a mano attraverso un lavoro certosino, che, come dice lo stesso stilista, sono d'ispirazione Meissèn. Il gran finale è un trionfo di taffetà e di tulle rosa stretti in vita da una cintura in bronzo, quasi un corsetto.
Valentino



Maria Grazia Chiuli e Pierpaolo Piccioli ci raccontano una fiaba che si svolge anche quì in un giardino incantato. Fonte d'ispirazione gli antichi giardini progettati come labirinti immaginando di perdersi nei meandri di questa fiaba. Da qui nascono le figure eteree e delicate di Madonne vestite  con una linearità quasi esasperata, con sovrapposizioni di tulle plissettato, organza ricamata, impalpabili pizzi chantilly, tralci di edera d'oro e argento dipinti a mano e bouquet di piccoli fiorellini immacolati. Ad aprire le danze una mantella di organza su cui si rincorrono metri e metri di nastri di seta nera a comporre ghirigori barocchi. I colori del beige, panna, acqua, delicati verdi contribuiscono a mantenere l'atmosfera evanescente, ma ci sono anche sprazzi di rosso com'è giusto che sia.
Elie Saab


Le meraviglie che ci propone questo genio del medio-oriente non finiscono mai di stupirci, ad ogni collezione noi diciamo sempre che è la migliore che abbia mai fatto, ma con questa ci conferma che non esiste limite alla magnificenza. Donne che vestono di luce  e di tessuti impalpabili decorati con Swarovski che si rincorrono all'infinito, ricami tono su tono, tra silhouette a colonna allungata ed a corolla. Una poesia che si declina nel bianco più puro, nel più audace corallo, nel delicato color carne, nell'azzurro polvere e nel nero più sofisticato. Che dire poi del gran finale con l'abito da sposa...da rimanere senza parole.
Armani Privè





Giorgio Armani, fa sfilare le sue modelle con uno scettro, che sia in mano, o infilato in un passante della cintura o trattenuto all'interno del nodo di un drappeggio di un abito. Questo oggetto diventa comune denominatore della sfilata.
Che ci sia dell'ironia visto che lo stilista viene spesso soprannominato Re Giorgio? Oppure è semplice voglia di rendere delle Regine a tutti gli effetti le donne che indossano un Armani Privè?
Cogliamo vaghi riferimenti etnici che rimandano a paesi esotici quali l'Africa, l'India, e l'Estremo Oriente.
Vediamo sfilare top tramati con un effetto rafia con pantaloni che Armani stesso definisce svettanti, gilet di tessuto gazar intrecciato, abiti con grandi paillettes trattate con polvere di corallo, e altri abiti letteralmente costruiti con tubicini di seta oppure con tasselli che formano onde.
Il lusso sembra naturale, sembra ma non lo è affatto. Non vediamo neanche una giacca, classica da uomo, come quelle che certamente hanno le ricche clienti di Armani, ma giacchine anatomiche con pences a raggiera.


Jean Paul Gaultier



L'ex enfant terrible della moda francese ci vuole raccontare l'India dal suo punto di vista, lontana dai costumi di Bollywood  ma più vicina ad una cultura gipsy. In passerelle, mademoiselle dalle trecce importanti sfilano con gonne lunghe a sirena ma che si aprono alla fine con un trionfo di rouches, indossano giacche con abbondanti frange, pantaloni a vita alta che si compongono in patchwork dai colori caldi speziati. Vediamo anche il classico bustier dai seni conici e gli zainetti, onnipresenti, ricamati di jais e portati anche di sera.Una miscela dal sapore zingaresco di pizzi e pitone. La sfiata culmina infine con una sposa dall'abito di crinolina così ampio da poter contenere al suo interno 4 bambini che sbucano poi sulla passerella divertiti. La sposa, una volta voltatasi, rivela agli astanti uno zainetto sulle spalle con una bambola di colore.
Versace


Tutt'altra musica per Donatella Versace, che porta sulle passerelle parigine una donna valchiria ma super moderna. Lo sfarzo tipico di casa DV viene reinventato attraverso materiali innovativi come il pvc e il denim giapponese ricamati con l'oro 24Kt. I colori sono molto forti, in alcuni casi anche fluo, delineati da dettagli di metallo, fil rouge della collezione. Vediamo in scena giacche d'oro da disco che rimandano agli anni 80, coprispalle-armatura di metallo e pelliccia, tailleur dai gessati sfavillanti e sinuose mise da sera
Stéphane Rolland




Un'altra collezione che merita decisamente di essere notata è quella firmata Stephane Rolland, giocata sui volumi, la tridimensionalità delle applicazioni, sul bianco ed il nero. Le linee sono molto pulite, lineari e semplici, supportate da colli estremamente voluminosi ed asimmetrici; le schiene sono nude, coperte solo da un sottile lembo di tessuto che collega la parte superiore con quella inferiore dell'abito. Le gonne sono lunghissime, ma lasciano intravedere le gambe attraverso un pannello d'organza trasparente, pantaloni palazzo dalla larghezza esasperata e poi pizzi e piume candidi. Di una sofisticatezza rara.

Cari ragazzi, è questa l'"Alta moda", dove gli abiti diventano opere d'arte, le taglie smettono di etichettare le fodere interne e la vendita avviene in un modo appartato ed intimo. Tutto si svolge all'interno di Atelier elegantissimi, con volte affrescate e sorseggiando champagne. Le sarte prendono con cura le misure delle fortunate che richiedono questi capi e tutto si realizza con una cura che sarebbe inimmaginabile per chi non è del settore. Pensate che le sarte talvola sono tenute ad indossare dei guanti per eseguire i ricami e se lavorano su tessuti di color bianco, devono -per contratto- lavare le mani almeno ogni trenta minuti! Un sogno che costa cifre che si aggirano sui 100.000€ a manufatto.

Fortuna che sognare non costa nulla... Tra questi chi ha alimentato maggiormente il vostro immaginario?

Un  abbraccio, 
Martina

Commenti

  1. bellissime collezioni cara...
    kiss e buon week end
    vendy

    NEW POST!!!
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  2. Valentino è in assoluto la sfilata che più mi ha colpita, stupenda!
    Fabiola

    wildflowergirl

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    1. E come non darti ragione sembrava di vedere una favola non una sfilata...
      un abbraccio

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  3. Risposte
    1. Tiro ad indovinare...Versace? Fammi sapere se ci ho azzeccato!
      xoxo M

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  4. ciao carissima martina! beè mi piace soprattutto l' ambientazione Dior,
    e la preziosità dei vestiti , anceh il primo tailleur, secondo me cmq molti degli invitati alle sflate non sanno nemmeno chi era Dior,
    di versace mi poacciono i colori, ma donatella ha dimenticato che il grande Gianni non amava le pellicce e secondo me gli fa un affronto a far sfilare pellicce, sarebbe bellissimo che un grande come lui ci fosse ancora, tutti i suoi vestiti erano avantissimo anche negli anni 90!! che uomo!!

    grazie per le parole bellissime che mi hai scritto !!! un onore per me ;)
    tanto che ci sono voglio darti una notizia, un regalo per le follower ;)
    se ti va partecipa al mio giveway ;) ti lacscio il link ;)
    e torna a trovarmi ;) mi fa sempre piacere ;) amy
    ♥♥♥Vinci gioielli di Cristallo di rocca♥♥

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    1. Con immenso piacere Amanda, tutto il successo che hai lo meriti perchè sei un a grande! UN ABBRACCIO IMMENSO!
      M

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  5. Che bella la sfilafa di dior, e' quella che mi ha colpita di piu' anche se valentino mi ha stregata!

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  6. Adoro Chanel e la sua delicatezza...meravigliosi gli abiti.
    Grazie per i vostri commenti, gentilissimi.
    un abbraccio e buon weekend
    Chocolate Rose Style

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  7. POSSO SBATTERE RIPETUTAMENTE LA TESTA SULLA TASTIERA DEL PC??? ADORO TUTTO... <3 UN BACINO E BUON WEEK END!!!

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    1. Finalmente qualcuno che ha avuto la mia stessa reazione!!!! Eh si lo ammetto adoro anche io tutto dai capi eccentrici di Versace a quelli più eteri di Valentino! Tutti Tutti!
      Brava Anto! se ti va continua a seguirci ne saremo lieti!

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  8. Risposte
    1. grazie Chiara per iol commento torna a trovarci ci farebbe un sacco piacere!
      xoxo M

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  9. Risposte
    1. Grazie Miriam siamo onorati che tu ci sia venuta a trovare! se ti va continua a seguirci ci renderesti davvero felici!
      M

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  10. adoro l'haute couture e queste pics che hai selezionato sono fantastiche!!! bacioni

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  11. Risposte
    1. é la stessa reazione che ho avuto anche io!
      un abbraccio M

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  12. Risposte
    1. Grazie Vittoria, se hai gradito continua a seguirci, non rimarrai delusa! Un bacio M

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  13. Ciao Martina!:) Grazie mille per essere passata! Ho adorato Valentino ed Elie Saab, un sogno!! Sia gli abiti che il make up!!:) Bel post! Un bacio e buona serata! xo

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    1. Figurati, grazie a te e devo dire che io concordo anche per me sono state le collezioni migliori, soprattutto Elie Saab! un abbraccio forte!

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  14. Risposte
    1. Concordo Vale, continua a seguirci, ci farebbe tanto piacere! M

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