HURTS, Live in Milan, 25 marzo 2013
Cari lettori,
ieri sera, ai Magazzini Generali, si è tenuto il
concerto degli Hurts, duo inglese di musica elettronica molto famoso nel mondo,
ma non conosciutissimo in Italia.
Un vero peccato, perché la loro musica è
eccellente e sofisticata, dallo stile “new romantic”, unitamente ad un look che
gioca su abiti che hanno come bottom line il contrasto tra il bianco e il nero
(look tra Giorgio Armani e Dolce&Gabbana), mentre per ciò che concerne
l’hair style ci si trova davanti al taglio anni 40 di Theo Hutchcraft (la voce)
e l’accenno di pseudo punk di Adam Anderson (sintetizzatori e chitarre).
Look e hair style quasi da “rivista patinata”.
Ieri è stata la quarta volta che ho potuto
ammirare questa band in concerto e, come sempre, le emozioni sono state molto
forti.
L’intensità nell’interpretazione e la magia della
voce di Theo sono notevoli (bassi magnifici che contrastano con una buona
estensione e voce molto pulita) e portano ad un’immediata empatia che trasforma
la venue in un file rouge tra il pubblico e la band, come se vi fosse
un’affinità elettiva che viene riscoperta ed intensificata nota dopo nota.
Qualche giorno fa gli Hurts hanno pubblicato
worldwide il loro secondo album, intitolato “Exile”, un lavoro che li pone ad
un livello di mixture tra i Depeche Mode e i Muse, con delle sonorità
maggiormente elettroniche ma sempre eccellenti, che dimostrano comunque
un’evoluzione rispetto alla produzione precedente, intitolata Happiness.
Il concerto è stato aperto dal gruppo italiano The
Kolors, che mi ha decisamente convinto.
Il loro stile ricorda molto i gruppi come i Franz
Ferdinand e gli Artic Monkeys, con un grande spazio lasciato al sintetizzatore
(l’utilizzo di questo strumento mi ha decisamente rimandato all’elettronica
francese di certi artisti quali, ad esempio, Mirwais) e ad una quota rock molto
forte.
Look glam pop firmato da Tom Rebl, con il
batterista (bravissimo) Alessandro Fiordispino con un look degno di nota
formato da uno strepitoso leather jacket “intarsiato” con, il pezzo forte, una
canotta arancione (tale colore mi sembrava, ma con le luci sul palco potrebbe
essere diverso) molto aperta sui fianchi ed estremamente glamour nei materiali
(una sorta di materiale misto con un accenno quasi glitter/lucido).
I Kolors hanno scaldato il pubblico preparandolo
adeguatamente all’inizio del concerto.
Alle 21.30 precise, inizia il concerto.
Sul palco si presentano, oltre a Theo e Adam, un
batterista, una violinista, un tastierista e un chitarrista.
Atmosfera magica dalle luci, sullo sfondo del
palco, che vengono anche puntate sul pubblico con colori blu, rossi e gialli.
La set list mi ha totalmente soddisfatto in
quanto è stato un mix tra le canzoni di “Exile” e i vecchi successi di
“Happiness”.
Tra tutte le canzoni proposte (sedici canzoni),
splendide le interpretazioni di “Exile”, “Miracle”, “Wonderful Life”, “Evelyn”,
“Unspoken” (la mia preferita), “Cupid”, “The Road” (l’altra mia preferita),
passando per “Silver Lining”, “Wonderful Life” e “Illuminated”, con tre canzoni
nell’encore: una versione chitarra e voce di “Somebody to Die For”, la
famosissima “Better Than Love”, che li lanciò nel panorama di stelle mondiali
della musica e, gran finale, con brividi, “Stay”, cantata a squarciagola da
tutto il pubblico.
Durante le canzoni, come da tradizione, Theo
lanciava rose bianche e rose rosse al pubblico, dialogandoci insieme
aumentandone l’energia.
Una nota sulla venue: rispetto all’ultimo
concerto di Milano, tenutosi all’Alcatraz, la scelta dei Magazzini Generali è
stata ottima in quanto ha reso l’atmosfera ancora più intima e ha permesso di
vivere a fondo questo concerto, in quanto tutti avevano la possibilità di
vedere bene ciò che accadeva sul palco e l’acustica non ha presentato alcun
tipo di problema.
Che dire di più?
Concerto meraviglioso, impossibile mancare al prossimo!
Se non conoscete gli Hurts, fidatevi di me,
ascoltateli, magari con questa song selection che vi consiglio:
Silver Lining (Happiness)
Stay (Happiness)
Better Than Love (Happiness)
Unspoken (Happiness)
Blood, Tears & Gold (Happiness)
Exile (Exile)
Blind (Exile)
The Road (Exile)
Mercy (Exile)
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un caro saluto,
Paolo Mathieu Piovera
Non li conoscevo ma sicuramente mi hai fatto venire la curiosità di sentirli!
RispondiEliminaBaci
Cristina
www.1000waystobe.blogspot.it
Ehi ciao!
RispondiEliminaFinalmente ho risposto all'appello Versatile Blogger Award ;-)
Bacione,
Manu
http://manudfancynotes.blogspot.it/2013/03/the-versatile-blogger-award.html#more
Ciao
RispondiEliminanon conosco questo duo inglese, ma grazie alla tua descrizione mi hai fatto venire voglia di ascoltarli. :)
A presto
Purtroppo non conosco questo gruppo, ma voglio informarmi meglio, perchè a quanto sembra leggendo questo post ne vale veramente la pena.
RispondiEliminaBuona giornata.
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no che non li conosco, mi sento un po' ignorante!!!
RispondiEliminaMe li vado ascoltare!
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meraviglioso gruppo! :) io li conoscevo già!
RispondiEliminaNon li conoscevo..... ma li ascolterò!
RispondiEliminaBuona giornata!!!
Ammetto la mia ignoranza neanche io li conosco, ma li ascolterò volentieri!!
RispondiEliminaWoow che bello... Kiss
RispondiEliminaChocolate Rose Style
Non li conoscevo :( Ma rimedierò subito!
RispondiEliminaUn bacio
Carolina
www.the-world-c.blogspot.com
Ciao passa nel mio blog c'è una sorpresa per te!
RispondiEliminaUn bacio
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